Informazioni sul progetto
A settembre ha aperto il Salario Center, uno spazio commerciale sito nella zona nord di Roma, progettato secondo i dettami più evoluti e tecnologici di ecosostenibilità, valorizzando la preesistenza della struttura mettendola a nudo, amplificandone la percezione di un grande open space dai rimandi industriali, in cui la luce e gli inserti di elementi naturali del legno si integrano alla perfezione con l’architettura moderna dell’edificio.
Disposto su una superficie complessiva di 36.000 metri quadri, questo grande fabbricato dagli stilemi architettonici tipici dell’ultima architettura razionalista italiana degli anni 60, posto in posizione strategica tra le grandi arterie di traffico della via salaria e della via olimpica, si trova in una posizione di grande pregio naturalistico, incastonato tra l’alveo del fiume Aniene e lo sfondo del parco di Villa Ada.
La lunga e complessa riqualificazione dell’intera struttura, è stata affidata alla progettazione dell’Arch. Fabrizio Capolei (
Studio 3C+T), in collaborazione con l’Arch. Edoardo Rosati (
Studio AAW).
Il progetto è stato improntato alla valorizzazione delle imponenti altezze interne, lasciando la struttura portante a vista, in particolare la copertura a dente di sega (shed) il cui andamento ritmico è enfatizzato dalla doppia altezza realizzata nella zona centrale di smistamento tra i due livelli commerciali, esaltando la spazialità geometrica fuori scala che induce il visitatore a volgere lo sguardo verso l’alto.
Questa forte impronta percettiva verticale, con altezze superiori ai 14 metri, necessitava una attenta scelta stilistica dei corpi illuminanti deputati ad illuminare e valorizzare questo grande spazio aperto, per questo motivo è nata la collaborazione con l’Arch. Luca Casciotta del
gruppo MEF che ha ideato, specificamente per il Salario Center, un sistema di apparecchi a sospensione di forma cilindrica - con diametro di 14 cm ed una altezza di 2 metri - realizzando così una duplice valenza funzionale: ogni cilindro, infatti, ha alla base di uno dei due capi un potente apparecchio custom con ottica arretrata che funge da illuminamento diretto dell’ambiente, mentre tutta la superficie laterale dell’apparecchio - realizzata in metacrilato opalino - ha possibilità di miscelare su ognuno dei quattro lati un diverso colore RGB+W, generando così una nuance di colori pressoché infinita per ogni singolo cilindro.
Ogni cilindro ha integrato un processore DMX che permette la gestione totale dei 17 canali impiegati (uno per l’illuminamento diretto, sedici per l’illuminamento diffuso), per totale di quasi 650 canali DMX utilizzati per creare tutti gli effetti luminosi dell’intero spazio commerciale, ponendo in essere una grande flessibilità d’uso e d’ambientazione, facilmente variabile a seconda delle specifiche esigenze temporanee.
Per sviluppare i cilindri, l’Arch. Casciotta si è affidato all’esperienza di
Federico Ognibene e della sua ILM Lighting, che ha progettato gli apparecchi basandosi sulle architetture di due dei suoi apparecchi più apprezzati: Pegaso e Crystal.
L’intera installazione dei cilindri è stata affidata alla M.A.C.E. srl, che ha permesso in tempi molto rapidi la messa in funzione all’interno di questo rigenerato spazio commerciale.
Photo shoot a cura di Elena Ferraro