Informazioni sul progetto
La Certosa di Trisulti, un tempo polo di potere e cultura, si ripropone finalmente al nostro patrimonio culturale.
La Certosa di Trisulti deve il suo splendore a Papa Innocenzo III che, nel 1206, essendo proprietario di numerosi territori a Collepardo, per rafforzare il controllo sul territorio, affidò ai monaci dell’ordine di San Bruno quel che restava del monastero di San Bartolomeo, da tempo abbandonato. Nel 1879 viene dichiarata monumento nazionale e pertanto inalienabile. Dal terremoto di Avezzano del 1915 agli anni ’70 si sono susseguiti una serie di cantieri di ripristino e manutenzione che hanno aperto e chiuso impedendo un insediamento costante nel luogo.
Dopo un anno di progettazione che ha affrontato diverse tematiche, tra cui la complessa caratterizzazione climatica del sito, a maggio 2024 si è conclusa l’installazione di tutte le apparecchiature previste nel progetto riguardante la scalinata principale ed il chiostro minore.
Il progetto è stato portato avanti a cura dall’Arch. Ursula Piccone, sovrintendente della direzione generale dei musei del lazio, e dal Prof. Federico Ognibene, che ha inoltre progettato tutti i sistemi di illuminazione coordinato tutte le fasi di realizzazione del nuovo impianto.
L’impianto di illuminazione della Certosa è stato concepito per dare risalto allo spazio tramite una luce di radenza al pavimento che tramite la sua profondità e le sue riflessioni riesce ad illuminare con delicatezza i volumi che compongono il complesso.
Gli apparecchi sono stati disegnati e dimensionati per adattarsi perfettamente allo spazio d’installazione. Le sorgenti sono tutte caratterizzate da una luce bianca con temperatura di colore “calda” (bianco 3000K), per dare risalto alla pietra rosacea che compone la struttura.
Anno:
2024
Luogo:
Collepardo
Progetto di:
Prof. Federico Ognibene
Arch. Matteo Mucciante
Collaboratori:
Arch. Ilaria Bongiorno